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Esperienze di pre-morte

Ultimo Aggiornamento: 16/12/2012 20:43
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Città: ASTI
Età: 58
Sesso: Maschile
14/12/2012 19:13

Che cos’è la morte? Che cos’è la pre-morte e come può essere spiegato questo fenomeno?
La morte affligge tutto il genero umano. Tutti gli uomini hanno timore di questo avvenimento tragi-co. Molti di noi hanno perso persone care. Una tendenza ad alleviare questo dolore è credere che es-sa sia soltanto un passaggio. Si racconta e si sente dire di persone in punto di morte, le quali hanno avuto delle esperienze soprannaturali e che in seguito hanno riacquistato coscienza. Ma di che espe-rienza si tratta? Ed è scientifica: Che cos’è la pre-morte? Prima di tutto bisogna spiegare che cos’è la morte. Da un punto di vista medico è definita così: “Cessazione di tutte le funzioni vitali. Quando cessano la respirazione, il battito cardiaco e l’attività cerebrale, la forza vitale smette gradualmente di operare nelle cellule del corpo e così si interrompono tutte le attività dell’organismo. La morte è il contrario della vita”.
Ma che dire della pre-morte, essa prova l’esistenza della vita oltre la morte? La medicina risponde così: “Alcune esperienze di pazienti sottoposti a interventi chirurgici, al loro risveglio raccontano di essere usciti dal loro corpo e di galleggiare nel vuoto, o aver visto un tunnel con una luce intensa e poi di essere rientrati nel corpo”. Anestesisti, neurochirurghi e psichiatri spiegano questi fenomeni in questo modo: “Quando la forza fisica è al più basso livello, come sotto anestesia, o come risultato di una malattia, o di un trauma, il controllo automatico delle funzioni organiche diminuisce di con-seguenza”. A questo punto entrano in azione delle sostanze che agiscono sul sistema nervoso. I ‘NEURORMONI’ # e le ‘CATECOLAMMINE’¤ del sistema nervoso vengono prodotte e liberate in quantità eccessiva. Il risultato e i sintomi di questi eccitanti sono: allucinazioni, la sensazione, una volta ripresa conoscenza, come l’esser morti e poi ritornati in vita.‡ Questi pazienti, essendo in tali condizioni, al risveglio raccontano di aver visto un ‘tunnel’ lungo e buio. Hanno avuto l’impressione di risalire al più presto questa galleria verso una luce intensa, e all’uscita hanno visto familiari morti da tempo. Infine si sono risvegliati nei loro corpi. Non tutti però, hanno sperimentato questi stadi. Queste esperienze si possono spiegare in diversi modi naturali. La rivista scientifica “Science e Vie”, del 1991, definiva i vari stadi di pre-morte un “prototipo universale di allucinazione” noto da tempo. Casi come questi, sono capitati a pazienti che hanno avuto febbre, affaticamento, crisi epilettiche e uso di droghe. Il Prof. Wilder Penfield neurochirurgo, ha fatto una scoperta molto interessante. Egli ha compiuto degli interventi chirurgici su pazienti epilettici in anestesia locale, ed ha riscontrato che, stimolando con un elettrodo alcune parti del cervello, poteva far provare al paziente la sensazione di ‘essere fuori dal corpo’, di viaggiare fuori dal corpo, di viaggiare in“galleria”* e di incontrare morti. Un particolare interessante a questo proposito è l’esperienza che alcuni bambini hanno avuto in esperienza di pre-morte. Essi durante questo processo non hanno incontrato parenti morti, bensì compagni di scuola, insegnanti e persone ancora vive. Le sensazioni che si provano, in determinate circostante, sono legate alla vita presente, non a qualcosa che sta dopo la morte. Il Dott. Richard Blacher, scrive in una rivista medica: “Morire, o ritrovarsi in condizioni di salute molto gravi, è un processo, la morte è una condizione” ‡ Quindi chi è vicino alla morte, non è mai morto veramente. Ha provato qualcosa quando era ancora vivo. E’ si è ancora vivi anche pochi secondi prima di morire. Recenti esperimenti di una équipe di neurologi tedeschi fanno pensare che tali esperienze siano da attribuire ad allucinazioni dovute alla carenza di ossigeno. L’équipe ha studiato 42 giovani sani ai quali è stata fatta perdere coscienza per un Max di 22/ s, mediante iperventilazione. In seguito hanno descritto sensazioni di e visioni molto simili alle esperienze di pre-morte. Alcuni hanno detto di aver visto colori vivaci e luci intense, di essersi visti dall’alto. La maggior parte di loro ha definito piacevoli le sensazioni provate, al punto di non voler riacquistare più coscienza.
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I mitocondri sono dei corpuscoli all’interno dei quali agisce un particolare acido, detto ATP. (Hanno forma ovoidale. All’esterno sono delimitati da una membrana semi-permeabile, simile a quello del reticolo, all’interno troviamo un’altra membrana separata dalla prima da una intercapedine di natura lipoproteica che forma delle sporgenze dette ‘creste’, che a loro volta delimitano degli scompartimenti in cui troviamo la matrice mitocondriale. La superficie della membrana interna che guarda verso la matrice possiede una serie di piccoli corpuscoli di natura proteica a forma di “pomo peduncolato”. Questi sono forniti di enzimi (il loro compito è quello di catalizzare le reazioni chimiche) di respirazione. Talvolta i mitocondri possono anche sparire come avviene nei saccaromiceti. DNA e ribosomi sono contenuti nella matrice, cioè nello spazio tra le creste). L’ATP, acido adenosintrifosforico, libera quantità di energia all’interno della cellula, perché fa accumulare energia all’ADP, in caso di perdita energetica interviene l’ATP. I cadaveri risultano caldi perché l’effetto è dovuto a questo particolare acido, definito la “centrale elettrica della cellula”.
# Sostanze elaborate da neuroni di nuclei ipotalamici (formazione mediana dell’encefalo, posta sotto il talamo; il talamo insieme al metatalamo provvede alla regolazione della sensibilità raccogliendo gli impulsi pervenuti da recettori periferici. Esso interviene anche nel controllo delle stimolazioni dolorose o affettive) e stimolano la produzione di determinati ormoni ipofisari. L’ipofisi, la ghiandola a secrezione correlata, la quale ha la funzione e struttura ipotalamica. Secerne 6 ormoni finora identificati. Gli impulsi elettrici hanno una velocità di c.a. 200 m/s, il neurone provvisto di guaina mielinica trasmette più velocemente gli impulsi rispetto al neurone amielinico. – Periodico sanitario Fortschitte der Medizin, n° 41, 1979.

Il dipinto, qui raffigurato,

è un opera del pittore fiammingo Bosch, dal titolo: “Ascesa all’Empireo”, ed è una delle tre sezioni dell’opera, molto significativa nell’esporre l’idea di un passaggio verso l’aldilà, secondo la concezione del Bosch, ma che sicuramente ha condizionato il pensiero della morte vivizzandola in una dimensione materiale e concreta pari al mondo terrestre.
Il tunnel, che molte persone dicono di ve-dere nello stato comatoso, viene schiarito dalla visione realistica del dipinto portandole inco-sciamente a ritenere e a forzare la propria im-maginazione tanto che concretizzano la loro visione onirica di tipo patologico, e sono spinte a credere di essere trasportate nel mondo dei morti.
Bosch era ossessionato dal terrore della morte, e da qui una serie di opere atte ad esorciz-zarla


¤ Neurotrasmettitore del Sistema Nervoso Centrale e periferico. L’adrenalina, noradrenalina, ecc.
‡ Arizona Republic, 28 maggio 1977, pag. C-1.
* Gallerie o tunnel, sono le immagini più ricorrenti nei pazienti in stato di coma anche profondo, con luci turchine rilas-santi all’estremità.
‡ Giornale dell’Associazione Medica Americana.
 De Gooi en Eemlander, quotidiano olandese.

[Modificato da pino.12 16/12/2012 20:43]
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