Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Idolatria

Ultimo Aggiornamento: 07/12/2012 19:56
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 143
Città: ASTI
Età: 58
Sesso: Maschile
22/09/2012 22:01


I Giov. 5:21:" Figlioletti, guardatevi dagli idoli"

Molte chiese della cristianità sono piene di idoli: croci, icone, statue di Maria e via dicendo. Per di più a molte persone che vanno in chiesa viene insegnato a inchinarsi, a inginocchiarsi o a fare il segno della croce davanti a queste immagini. Da parte loro i veri cristiani ubbidiscono al comando di ‘fuggire l’idolatria’. (1 Corinti 10:14) Non cercano di adorare Dio con l’ausilio di oggetti materiali. — Giovanni 4:24.
La cristianità non ha dato ascolto ai messaggi di avvertimento alle sette congregazioni esposti nei capitoli 2 e 3 di Rivelazione. Questi contengono consigli contro settarismo, idolatria e fornicazione, nonché contro l’essere tiepidi e negligenti.
Visitate praticamente qualsiasi luogo di adorazione e capirete quante persone religiose hanno innalzato le creature al di sopra del Creatore. In che modo? Venerando immagini ed icone e rendendo adorazione a “santi”, madonne e croci. — Confronta Salmo 115:2-8; 2 Corinti 5:7; 1 Giovanni 5:21.
In loro si adempiono le parole di Paolo: “Perché, sebbene abbiano conosciuto Dio, non lo hanno glorificato come Dio . . . Sono divenuti stolti e hanno mutato la gloria dell’incorruttibile Dio in qualcosa di simile all’immagine dell’uomo corruttibile, di uccelli, di quadrupedi e di cose striscianti”. — Romani 1:21-23.
“Non devi farti immagine scolpita né forma simile ad alcuna cosa che è nei cieli di sopra o che è sulla terra di sotto o che è nelle acque sotto la terra. 5 Non devi inchinarti davanti a loro né essere indotto a servirle, perché io, Geova tuo Dio, sono un Dio che esige esclusiva devozione, recando la punizione per l’errore dei padri sui figli, sulla terza generazione e sulla quarta generazione, nel caso di quelli che mi odiano"[...]-Esodo 20:4,5
Giustificano l’uso delle immagini religiose
Molti che oggi venerano immagini religiose non sarebbero d’accordo con l’essere definiti adoratori di immagini. Le loro obiezioni ad essere chiamati in questo modo, comunque, non sono nuove. Nel IV secolo il cosiddetto Sant’Agostino schernì i ragionamenti dei non cristiani adoratori di idoli, dicendo: “C’è un certo contenditore che si reputa dotto, e dice: Io non adoro quella pietra, né quell’immagine che non ha intelligenza; . . . Non adoro quest’immagine; ma venero ciò che vedo, e servo colui che non vedo”. In altre parole, essi pretendevano di adorare solo la persona invisibile rappresentata dai loro idoli. “Giustificando così le loro immagini”, aggiunse Agostino, “si reputano abili disputatori, poiché non adorano idoli, e tuttavia adorano diavoli”. — Enarrationes in Psalmos, di Agostino, Salmo xcvii 9.
Anche se i teologi cattolici hanno subito condannato l’idolatria pagana, per quanto riguarda il loro uso delle immagini essi hanno spesso fatto ricorso alle stesse giustificazioni che erano state usate dai cosiddetti pagani. Nel XVI secolo, ad esempio, il Concilio di Trento dichiarò riguardo alle immagini di Cristo, di Maria e dei “santi”: “Si devono loro tributare il debito onore e la debita venerazione; non perché si creda che vi sia insita una qualsiasi divina virtù”. Perché, dunque, la venerazione? “Perché l’onore che si rende loro”, spiegò il concilio, “si riferisce ai prototipi da esse rappresentati, così che per mezzo delle immagini che noi baciamo e davanti alle quali scopriamo il capo e ci prostriamo, noi adoriamo Cristo e veneriamo i santi, la cui somiglianza esse portano”.
Fino ad oggi la Chiesa Cattolica continua a giustificare l’idolatria con le stesse scuse: che le immagini sono solo dei mezzi per dirigere l’attenzione sull’essere celeste che rappresentano e che di per se stesse non possiedono alcuna virtù o alcun potere. Ma fino a che punto questo si può dire vero nella pratica comune? Credono veramente tutti coloro che fanno uso di immagini che in esse non sia “insita” nessuna “divina virtù”?
Le immagini agli occhi dei fedeli
A Siviglia, in Spagna, esiste una rivalità fanatica fra i seguaci della Vergine la Macarena e quelli della Vergine de la Esperanza. Nella cattedrale di Chartres, in Francia, ci sono tre Vergini: Nostra Signora della Colonna, Nostra Signora della Cripta e Nostra Signora della “belle verrière”, ciascuna con i propri devoti. Evidentemente i fedeli sono convinti che la loro immagine della Madonna sia in qualche modo superiore alle altre, anche se tutte e tre le immagini rappresentano la stessa persona! È chiaro, dunque, che si sta rendendo omaggio non a ciò che è rappresentato, ma alle immagini stesse.
Perciò, quello che la Chiesa Cattolica giustifica come adorazione relativa spesso risulta essere vera e propria adorazione di un’immagine. Le sottigliezze teologiche hanno ben poco valore di fronte a consuetudini secolari.
Cosa dice la Bibbia?
Il parere della Bibbia contraddice le teorie dei teologi. Dio rese chiaro all’antico Israele che l’idolatria era del tutto condannata. (Esodo 20:4, 5; Deuteronomio 4:15-19) È vero che erano permesse alcune raffigurazioni, come il serpente di rame che Mosè fece. Ma prostrarsi in adorazione di fronte a questi oggetti era severamente proibito. — Numeri 21:9; 2 Re 18:1, 4.
A volte Israele disubbidì a questa proibizione dell’idolatria. Ad esempio, al Sinai Israele fece un vitello d’oro da usarsi nell’adorazione. Che azione blasfema fu da parte loro quella di ‘scambiare la gloria di Dio per la rappresentazione di un toro, un mangiatore di vegetazione’! (Salmo 106:20, NM) Ma come alcuni odierni sostenitori della falsa religione, essi pretendevano di adorare non il toro, ma Dio stesso! Essi gridavano: “Ecco il tuo Dio, o Israele, colui che ti ha fatto uscire dal paese d’Egitto!” (Esodo 32:1-5) Geova, comunque, non tollerò questa adorazione “relativa”, questo sfacciato ritorno alla religione egiziana. (Atti 7:39-41) Era una diretta violazione del patto che avevano concluso al Sinai e portò Israele in pericolo di distruzione. — Esodo 32:9, 10, 30-35; Deuteronomio 4:23.
Ma perché Geova Dio assunse una posizione così decisa contro le immagini? Innanzitutto, le immagini sono impotenti; esse non sono nulla. (Deuteronomio 32:21a; Salmo 30:7 [31:6, NM]) Geremia disse che erano come spauracchi, senza respiro in loro. (Geremia 10:5, 14) Similmente Isaia mise in ridicolo coloro che usavano parte di un albero per fare un fuoco per cucinare e un’altra parte per fare un dio. Il profeta avverte che tali adoratori di idoli “non sanno né comprendono; un velo impedisce agli occhi loro di vedere e al loro cuore di capire”. — Isaia 44:13-18.
Un pericolo particolarmente letale legato all’adorazione delle immagini è la possibilità che l’immagine faccia da punto di contatto con forze demoniche. Parlando degli israeliti il salmista ebbe a dire: “Servirono i loro idoli [gli idoli delle nazioni] che furono loro di laccio, e sacrificarono i loro figli e le loro figlie ai demoni”. (Salmo 106:35-37, Garofalo; confronta Levitico 17:7; Deuteronomio 32:17). Come risultato si posero le premesse perché si diffondessero altre pratiche superstiziose e spiritiche. Un altro esempio è quello del re Manasse, che reintrodusse l’idolatria in Israele. In seguito egli “costruì altari a tutta la milizia del cielo nei due cortili del tempio” e “praticò la divinazione e la magia”. — 2 Re 21:1-6.
Le Scritture Greche Cristiane mettono in guardia contro gli stessi pericoli. Un dizionario biblico (The New Bible Dictionary) dice: “La polemica del Vecchio Testamento contro l’idolatria . . . riconosce le stesse due verità che Paolo avrebbe enunciato in seguito: che l’idolo non era nulla, ma che ciò nonostante bisognava fare i conti con una forza spirituale demonica, e che l’idolo pertanto costituiva un’attiva minaccia spirituale”. Paolo scrisse: “Noi sappiamo che non esiste alcun idolo al mondo, e che non c’è che un Dio solo”. Ma in seguito avvertì: “I sacrifici dei pagani sono fatti a demoni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demoni”. — 1 Corinti 8:4; 10:19, 20.
Sì, le malvage forze spirituali cercano in tutti i modi di portare gli uomini sotto il loro controllo. Paolo scrisse: “La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti”. (Efesini 6:12) Qualsiasi tipo di adorazione delle immagini, quindi, indebolisce le proprie facoltà spirituali, incoraggia la superstizione e rende più facile essere manipolati dai dominatori occulti di questo mondo malvagio e nelle tenebre.
Adorare ‘in verità’
Molte persone sincere usano le immagini per avvicinarsi all’Uditore di preghiera. Avvicinarsi a Dio è una cosa desiderabile. Ma siamo liberi di scegliere da noi il modo per farlo? Di certo dobbiamo avvicinarci a Dio nel modo che piace a lui, non a modo nostro. Gesù disse: “Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me”. (Giovanni 14:6) Questo escluderebbe l’uso di immagini idolatriche. Gesù insegnò anche: “Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità”. — Giovanni 4:23, 24.
Può qualcuno che è spirito venir rappresentato con un’immagine materiale? No. Per quanto maestosa possa essere l’immagine, essa non sarà mai in grado di riflettere la gloria di Dio. Perciò un’immagine di Dio non potrà mai essere veritiera. (Confronta Romani 1:22, 23). Pertanto, significherebbe ‘adorare in verità’ l’avvicinarsi a Dio attraverso immagini che non sono che mistificazioni?
I testimoni di Geova hanno aiutato migliaia di persone ad abbandonare le pratiche idolatriche e a diventare il tipo di ‘adoratori che il Padre cerca’. Dopo che è stato loro fatto vedere dalla Bibbia come Dio considera le immagini, molti sono stati spinti ad eliminare le immagini dalle loro case e dalla loro forma di adorazione. (Confronta Deuteronomio 7:25). È vero che non sempre è stato facile per loro farlo. Ma sono stati spinti dal sincero desiderio di seguire strettamente la Parola di Dio, la Bibbia, che rivolge ai veri cristiani questa esortazione: “Figlioletti, guardatevi dagli idoli!” — 1 Giovanni 5:21, Garofalo.
[Modificato da pino.12 07/12/2012 19:56]
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 20:29. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com